Articolo di Cecilia B. pubblicato originariamente su Rapsodia online

Il gruppo teatrale dei ragazzi della Scuola Normale Superiore sta organizzando la messa in scena di Le Nuvole di Aristofane, uno spettacolo che sarà presentato il prossimo 18 giugno in occasione del Festival del Teatro Accademico (FAcT). FAcT è un’iniziativa promossa a partire dall’estate 2018, a cinque anni dalla creazione del Gruppo teatrale della SNS.

Gli studenti della SNS ripropongono la commedia in chiave attuale e, rifacendosi alla trama del testo di Aristofane, hanno deciso di rappresentare la scuola dei sofisti, il pensatoio, come una piattaforma virtuale creata da Socrate e da alcuni suoi discepoli. Coloro che sono interessati ad apprendere l’arte della retorica possono accedere alla rete attraverso un profilo; le Nuvole fanno parte della piattaforma e vivono solamente al suo interno.

Oggi si discute molto sulle forti potenzialità che ci offrono internet e i social network, e soprattutto su quale sia la linea di demarcazione che li individua come strumento positivo o negativo. In questo modo viene resa anche l’ambivalenza originaria delle Nuvole: le Nuvole sono buone o cattive? Il dubbio rimane irrisolto anche in Aristofane, dove Socrate, simbolo dei nuovi insegnamenti sofisti, insegna il contenitore del sapere ma non il contenuto, che invece può essere riempito, come si vuole, a discrezione dell’allievo che ha appena imparato a usarlo.

In scena la rete delle Nuvole è rappresentata da una cornice sottile e abbastanza ampia, entro cui recitano gli attori che impersonano le Nuvole e gli allievi che accedono alla piattaforma del pensatoio per apprendere la fumosa arte sofista. Ogni ingresso o uscita di un personaggio dalla cornice è accompagnata da una voce di sottofondo che annuncia log in o log out.

Mentre Aristofane rivolgeva la critica alla nuova tradizione sofista, i ragazzi della SNS hanno deciso di riferirsi a internet e, in generale, a tutte le piattaforme virtuali che, se da una parte consentono una maggiore interazione fra le perone e una notevole rapidità nello scambio di informazioni, dall’altra rischiano di rivelarsi gravi fonti di inganno e di trasformarsi in reti di dati – più che di comunicazione – e, come tali, di esporsi al rischio di inevitabili speculazioni.

La rete di Internet inoltre offre un ricco materiale di studio e viene usata quotidianamente da ognuno di noi per ricavarne informazioni e notizie. Come l’arte retorica insegnata dai sofisti, anche Internet può essere uno strumento tanto sicuro e solido nella forma, quanto vuoto e privo di contenuto e pertanto al giudizio del singolo non rimane che stabilire che tipo di uso farne, ma soprattutto con quale consapevolezza avvicinarsi più o meno a questa realtà.